
La tecnica subpettorale chiusa, ideata, elaborata e adottata di routine dal Dott. Marcello Stella, costituisce un approccio high tech e vantaggioso rispetto alla mastoplastica additiva, in quanto offre risultati esteticamente ideali, naturali, duraturi e compatibili con la salute della paziente a lungo termine.
A differenza di altre metodiche, comunemente adoperate, che comportano il posizionamento delle protesi mammarie immediatamente al di sotto della ghiandola mammaria e della cute, senza copertura muscolare o con copertura fascio-muscolare solo parziale, l’intervento del Dott. Stella prevede l’inserimento degli impianti mammari interamente al di sotto del piano muscolare, costituito dal muscolo grande pettorale, nonché il confezionamento di suture che solidarizzano completamente il muscolo con il piano costale, sigillando interamente il contorno della tasca protesica.
Questo approccio avanzato, frutto dell’esperienza trentennale e della massima competenza del Dott. Stella, consente di superare le limitazioni e le problematiche associate alle tecniche convenzionali.
Caratteristiche e vantaggi della tecnica subpettorale secondo Stella:
La tecnica, mediante la quale la protesi viene alloggiata interamente al di sotto del muscolo grande pettorale, che funge da “reggiseno” naturale interno, per contenerla, sospenderla e proteggerla nel tempo:
- riduce drasticamente il sanguinamento intra-operatorio e post-operatorio.
Infatti, il piano anatomico subpettorale è totalmente avascolare; pertanto – a differenza di altre tecniche – nel corso dello scollamento subpettorale, necessario per il confezionamento della tasca protesica, la probabilità di ledere vasi arteriosi e/o venosi è insignificante.
Ciò, a sua volta, consente di evitare il rischio di ematomi nel post-operatorio e, d’altra parte, rende inutile l’utilizzazione di drenaggi mammari, i quali, oltre ad essere fastidiosi per la paziente, comportano rischi infettivi, in quanto costituiscono delle vie di accesso di germi ambientali nel lume delle tasche protesiche; - massimizza i risultati estetici, anche a lungo termine. Infatti, l’aspetto del seno risulta del tutto naturale, sia visivamente sia al tatto, in quanto i profili delle protesi, essendo le stesse interamente ricoperte da uno spesso piano muscolare, non sono percepibili né all’ispezione né alla palpazione.
Inoltre, essendo la protesi sostenuta dal muscolo stesso, all’interno di tasche interamente sigillate, non subisce nel tempo gli effetti della forza di gravità e, quindi, non tende a scivolare verso il basso, con il rischio di trascinare con sé il polo mammario inferiore e di indurre ptosi mammaria secondaria.
Pertanto, la forma del seno si mantiene stabile e armoniosa nel tempo; - consente eventuali allattamenti nel post-operatorio.
Infatti la tecnica subpettorale, non prevedendo scollamenti chirurgici sottoghiandolari, non comporta il danneggiamento dei vasi sanguigni, dei vasi linfatici, delle terminazioni nervose e delle strutture ghiandolari, essenziali per il trofismo e per la funzionalità ghiandolare. - è del tutto compatibile con gli esami previsti dalla diagnostica mammaria.
Infatti, poiché, con la tecnica subpettorale chiusa, la protesi viene posizionata profondamente rispetto ai piani adiposo e ghiandolare, lo studio radiologico ed ecografico della ghiandola mammaria non può venire ostacolato da eventuali coni d’ombra, che potrebbero prodursi per interposizione della protesi tra le sorgenti di ultrasuoni e di raggi X e i tessuti oggetto di indagine; - riduce drasticamente il rischio di contratture capsulari periprotesiche; rischio, per contro, statisticamente molto più elevato nelle pazienti sottoposte a mastoplastica additiva sottoghiandolare.
Infatti, a livello delle tasche proteiche subpettorali, il basso rischio di contratture – dolorose e deformanti – è correlato al “massaggio” che il muscolo grande pettorale, contraendosi e rilasciandosi in continuazione, esercita costantemente sulla superficie protesica, con la quale è a diretto contatto; “massaggio” il quale, a sua volta, riduce il rischio di organizzazione fibrotica delle fibre di collagene depositate dai fibroblasti sulla superficie protesica.
La tecnica di mastoplastica additiva subpettorale chiusa del Dott. Stella, quindi, non costituisce solo una soluzione innovativa dal punto di vista estetico; è stata concepita anche per garantire il benessere e la salute delle pazienti nel lungo termine.
Questo intervento, che combina competenze tecniche avanzate e attenzione personalizzata, rappresenta un nuovo standard nella moderna chirurgia plastica estetica.
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