Preservare la fertilità: un investimento per il futuro delle donne
Spesso si considera la maternità un fatto scontato, dando per certo che, quando una donna deciderà di avere figli, sarà semplicemente questione di scelta e di tempistiche personali. Tuttavia, questa percezione ignora una realtà biologica cruciale: la fertilità femminile è strettamente legata all’età e subisce un declino significativo con il passare del tempo.
La finestra d’oro della fertilità femminile
Il momento di massima fertilità per una donna si colloca tra i 20 e i 25 anni, un periodo in cui la probabilità di concepire naturalmente durante un mese di rapporti non protetti è del 25-30% circa. In questa fase, gli ovociti hanno la massima qualità e le riserve ovariche sono al loro apice.
Con il passare degli anni, però, la situazione cambia drasticamente. Già dopo i 30 anni, la fertilità inizia a diminuire progressivamente, e dopo i 35 anni, il calo diventa più marcato. A 40 anni, la probabilità di concepire naturalmente si riduce a meno del 5%, e il rischio di complicazioni, sia per la madre che per il feto, aumenta sensibilmente.
Un cambiamento sociale: maternità sempre più tardive
Negli ultimi decenni, la società ha visto un cambiamento significativo nel momento in cui le donne decidono di diventare madri. Sempre più spesso, le gravidanze vengono cercate dopo i 35 o 40 anni, quando le donne si sentono pronte a livello emotivo, professionale o economico. Tuttavia, questa scelta, spesso obbligata dalle circostanze, non tiene conto delle limitazioni biologiche legate all’età.
Il rischio è che molte donne si trovino, in età più avanzata, ad affrontare difficoltà nel concepire, un’esperienza che può essere frustrante e dolorosa. Per evitare questa situazione, esiste oggi una soluzione sicura ed efficace: la preservazione della fertilità tramite la crioconservazione degli ovociti.
Cos’è la crioconservazione degli ovociti?
La crioconservazione permette di prelevare e congelare gli ovociti durante gli anni di massima fertilità, per poi utilizzarli in un momento successivo, quando una donna sarà pronta per diventare madre.
Questo processo:
- Preserva la qualità degli ovociti, garantendo una maggiore probabilità di successo nelle gravidanze future;
- Offre una possibilità concreta di scelta, svincolando le donne dal limite biologico dell’età;
- È una tecnica sicura e sempre più accessibile, utilizzata da molte donne che vogliono investire nel proprio futuro riproduttivo.
Perché considerare la crioconservazione a 20-25 anni?
Conservare gli ovociti durante il periodo di massima fertilità offre i seguenti vantaggi:
- Gli ovociti prelevati sono di qualità eccellente, aumentando le probabilità di successo di una futura gravidanza.
- Si riducono i rischi di anomalie genetiche associate all’età avanzata;
- Si offre alle donne la libertà di decidere quando e se avere figli, senza dover affrontare pressioni biologiche o sociali.
Un messaggio importante per le giovani donne:
preservare la fertilità non è una decisione semplice, ma è un atto di consapevolezza e lungimiranza. Viviamo in una società in cui le donne sono sempre più autonome e protagoniste della propria vita. Tuttavia è fondamentale non trascurare la biologia, conoscere i limiti della fertilità femminile e agire in anticipo può fare la differenza tra il rimpianto e la realizzazione di un sogno.
Investire oggi nella crioconservazione degli ovociti significa costruire una possibilità per il domani, garantendo la libertà di scegliere quando diventare madre, senza che l’età diventi onesta un ostacolo insormontabile.
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